BRASILE: Nanotecnologie dalla canna da zucchero

RIO DE JANEIRO, 18 maggio 2011 (IPS) – L’Istituto politecnico dell’Università di San Paolo ha elaborato una nuova tecnica per produrre nanotubi in carbonio, più sottili di un capello, utilizzando i gas generati dalla bruciatura dei residui della canna da zucchero.

Mario Osava/IPS Mario Osava/IPS

Mario Osava/IPS
Mario Osava/IPS

I nanotubi sono particelle invisibili anche al microscopio ottico, molto resistenti a livello chimico e meccanico, ed eccellenti conduttori di calore e di energia. Vengono utilizzati nei circuiti micro e nanoelettronici, in aggiunta ai materiali polimerici, per dare una maggiore capacità di resistenza e di assorbimento dei metalli pesanti in effluenti.

“Il Brasile domina già la tecnologia dei nanotubi, ma non processi costosi”, ha affermato il fisico Joner Oliveira Alves, responsabile del progetto.

“L’industria della canna da zucchero produce milioni di tonnellate di residui ogni anno, e sfruttare i gas ottenuti dalla loro bruciatura riduce i costi di produzione dei nanotubi, oltre a offrire una buona soluzione di smaltimento dei rifiuti”. © IPS/Tierramérica