OPED: Il Grande Fratello ci guarda

PARIGI, lug, 2013 (IPS) – Temevamo che potesse accadere. Ci avevano avvertiti, libri come “1984” di George Orwell e film come “Minority Report” di Steven Spielberg, che con i progressi delle tecnologie della comunicazione saremmo finiti tutti sotto stretta sorveglianza.


Certo, noi credevamo che la violazione della privacy avrebbe riguardato gli stati neo-totalitaristi. Ed è qui che sbagliavamo: le rivelazioni senza precedenti fatte da Edward Snowden sulla sorveglianza orwelliana operata sui nostri sistemi di comunicazione chiama in causa gli Stati Uniti, un tempo considerati “il paese delle libertà”.

Dopo l’introduzione del Patriot Act nel 2001, questa libertà sembra essere finita. Lo stesso presidente Barack Obama ha ammesso: “Non si può avere il 100 percento della sicurezza e il 100 percento della privacy allo stesso tempo”. Benvenuti nell’era del Grande Fratello.

Cosa ha rivelato Snowden? Il 29enne ex informatico della Central Intelligence Agency (CIA), recentemente alle dipendenze dell’agenzia privata Booz Allen Hamilton, assunta dalla National Security Agency (NSA), ha rivelato a The Guardian e in misura minore a The Washington Post l’esistenza di programmi segreti del governo statunitense intesi a sorvegliare le comunicazioni di milioni di cittadini.

La portata di una simile violazione dei diritti civili e delle comunicazioni private è stata riferita dalla stampa con dettagli precisi e agghiaccianti. Il 5 giugno scorso, per esempio, The Guardian ha pubblicato l’ordine emanato dalla Foreign Intelligence Surveillance Court che dava istruzioni alla compagnia telefonica Verizon su come trasmettere alla NSA decine di milioni di registrazioni telefoniche dei clienti.

A quanto pare l’ordine non riguarda il contenuto delle conversazioni telefoniche né l’identità degli utenti, ma riporta la durata della chiamata e i numeri telefonici dei chiamanti e dei riceventi.

Il giorno successivo, The Guardian e il Post hanno rivelato l’esistenza di un programma segreto di sorveglianza, denominato PRISM, che permette alla NSA e all’FBI (Federal Bureau of Investigation) di accedere ai server delle 9 principali compagnie internet (con la significativa eccezione di Twitter): Microsoft, Yahoo, Google, Facebook, Paltalk, AOL, Skype, YouTube e Apple.

Infrangendo la privacy nelle comunicazioni, il governo statunitense può accedere ai file, audio, video, e-mail e fotografie degli utenti. Per la NSA, PRISM è ormai la principale fonte di informazioni utilizzata per redigere i rapporti che la NSA fornisce quotidianamente al presidente Obama.

Sulla base delle rivelazioni di Snowden, all’inizio di luglio, entrambi i giornali hanno pubblicato nuove informazioni su programmi per il cyber spionaggio e per il controllo sulle comunicazioni nel resto del mondo.

Come ha riferito Snowden a The Guardian, “la NSA ha creato un’infrastruttura che le permette di intercettare quasi tutto. Con questa capacità, la stragrande maggioranza delle comunicazioni umane viene automaticamente registrata, di default. La NSA raccoglie le informazioni nel suo sistema, le filtra, le analizza, le valuta e le immagazzina per determinati periodi di tempo. Siamo tutti osservati e registrati”.

La NSA, con sede a Fort Meade, nel Maryland, è la più importante seppure meno nota agenzia di spionaggio statunitense.

È talmente segreta che molti statunitensi ignorano persino la sua esistenza. Possiede la maggior parte del bilancio dei servizi di intelligence e produce più di 50 tonnellate al giorno di materiale riservato.

La NSA, non la CIA, possiede e gestisce quasi tutti i sistemi Usa di raccolta di informazioni confidenziali: da una rete satellitare mondiale a dozzine di postazioni d’ascolto, centinaia di computer e distese di antenne tra le montagne della Virginia Occidentale.

Una delle sue specialità è spiare le spie, ossia i servizi di intelligence di tutte le potenze mondiali, amiche o nemiche. Durante la guerra delle Falkland/Malvine nel 1982, per esempio, la NSA decifrò il codice segreto dei servizi di spionaggio argentini, riuscendo così a inviare ai britannici informazioni di cruciale importanza sulle forze argentine.

Il sistema di intercettazione della NSA è in grado di captare segretamente qualsiasi e-mail, ricerca internet o telefonata internazionale. L’insieme delle comunicazioni intercettate e decifrate dalla NSA rappresenta la principale fonte di informazioni segrete del governo statunitense.

La NSA lavora in stretta collaborazione con il misterioso sistema Echelon, creato in segreto dopo la seconda guerra mondiale da cinque paesi anglofoni (i “Cinque Occhi”): Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia e Nuova Zelanda.

Echelon è un sistema di sorveglianza orwelliano di portata mondiale, che monitora costantemente la maggior parte delle telefonate, comunicazioni via internet, e-mail e siti di social network. È in grado di intercettare fino a due milioni di conversazioni al minuto. La sua missione segreta è spiare governi, partiti politici, organizzazioni e imprese.

Nell’ambito di Echelon, le agenzie di intelligence statunitense e britannica hanno stabilito una collaborazione segreta di lunga durata. E adesso, grazie alle rilevazioni di Snowden, sappiamo che i servizi segreti britannici monitorano segretamente anche i cavi a fibre ottiche, che gli hanno permesso ad esempio di registrare ogni messaggio proveniente dalle delegazioni presenti al G20 a Londra nel 2009.

Washington e Londra hanno architettato un piano tipo Grande Fratello, in grado di scoprire ogni cosa diciamo o facciamo in un qualsiasi scambio di informazioni. E quando il presidente Obama parla della “legittimità” di queste pratiche che violano la privacy, difende l’ingiustificabile.

Obama sta abusando dei suoi poteri e minando la libertà dei cittadini di tutto il mondo. “Non voglio vivere in una società capace di cose simili”, ha detto Snowden quando ha deciso di vuotare il sacco.

Non a caso, le rivelazioni di Snowden sono coincise sia con il processo davanti alla corte marziale del soldato statunitense Bradley Manning, accusato di aver rivelato segreti a Wikileaks, il sito web che ha reso pubblici milioni di documenti riservati, sia con il periodo di asilo del cyber attivista e amministratore del sito Julian Assange presso l’ambasciata ecuadoregna a Londra.

Snowden, Manning and Assange sono esempi della libertà di espressione, difensori di una democrazia sana e degli interessi di tutti i cittadini del pianeta. Adesso sono tormentati e perseguitati dal Grande Fratello statunitense.

Perché questi tre eroi del nostro tempo hanno corso un rischio così grande, che gli sarebbe addirittura potuto costare la vita?

Snowden, che aveva chiesto asilo politico a molti paesi, ha risposto: “Quando ti rendi conto che questo è il mondo che tu stesso hai contribuito a creare e sai che di generazione in generazione non può che peggiorare e rafforzare le capacità della sua struttura di oppressione, capisci di essere pronto a correre qualsiasi rischio senza preoccuparti delle conseguenze”.