I giornalisti che ribaltarono il mondo

Inter Press Service, 20 dicembre 2011 (IPS) – “I giornalisti che ribaltarono il mondo. Le voci di un’altra informazione” è il titolo del libro, da poco pubblicato in Italia, che racconta la storia dell’agenzia di stampa internazionale Inter Press Service (IPS).

La copertina del libro Edizione: Nuovi Mondi

La copertina del libro
Edizione: Nuovi Mondi

È una storia corale scritta da oltre cento giornalisti, oltre che da alcuni dei personaggi più rappresentativi a livello mondiale degli ultimi 50 anni: corrispondenti di IPS, capi di stato e premi Nobel contribuiscono con le proprie testimonianze alla peculiare storia di IPS, che attualmente è l’agenzia di stampa leader in tematiche come lo sviluppo, l’ambiente, i diritti umani e la società civile.

Quando fu fondata nel 1964 come cooperativa internazionale di giornalisti senza fini di lucro dall’economista italo argentino Roberto Savio e dall’esperto di politica internazionale argentino Pablo Piacentini, il principale obiettivo di IPS era colmare il divario di informazione esistente tra l’Europa e l’America Latina attraverso un servizio speciale di notizie, distribuito con i tradizionali mezzi di trasmissione disponibili all’epoca.

Crescendo, IPS ha acquisito una nuova missione: diventare portavoce delle speranze di popoli e paesi del Terzo Mondo per un nuovo ordine economico internazionale e, come conseguenza, un nuovo ordine informativo all’interno delle Nazioni Unite.

Lanciandosi in un’avventura da molti considerata utopistica, IPS è riuscita a dare voce a chi non l’aveva.

IPS ha sempre creduto nel ruolo dell’informazione come agente del cambiamento e prerequisito indispensabile affinché le comunità possano liberarsi dalla povertà e dall’emarginazione. La sua storica missione è diventare un canale di comunicazione che privilegia le voci e le preoccupazioni dei più poveri creando un clima di comprensione, responsabilità e partecipazione nell’ambito dello sviluppo e nelle relazioni tra Nord e Sud.

“Sin dall’invenzione del telegrafo, le agenzie di stampa internazionali hanno orientato la visione del mondo di ognuno di noi contribuendo invariabilmente a condizionarla in base agli interessi geopolitici dei poteri forti”, ha dichiarato Roberto Savio. “Dopo la Seconda guerra mondiale, il 94 per cento delle notizie dei giornali di tutto il mondo in materia proveniva da 4 agenzie, la Associated Press, la United Press International, la Agence France Press e la Reuters. Una copertura che non lasciava spazio alla nuova realtà che stava nascendo dalla decolonizzazione e che accentuava gli schemi manichei della Guerra Fredda”.

Da allora, i giornalisti di IPS si sono focalizzati non tanto sui singoli avvenimenti, quanto sui processi di fondo come unica chiave di lettura di uno scenario internazionale in rapida evoluzione.

Ignacio Ramonet, amico di vecchia data di IPS e redattore capo di Le Monde diplomatique dal 1991 al 2008, ha definito l’agenzia una voce originale e valida in mezzo al frastuono mediatico attuale. “E questo dimostra che, perfino nel nuovo contesto dell’informazione nell’era digitale, possono sorgere forme di resistenza insperate”, ha detto.

In questi 50 anni molte cose sono cambiate, ma non le disuguaglianze e gli squilibri che diedero vita a IPS. I nuovi media e le moderne forme di comunicazione non comportano solo nuovi pericoli di alienazione e discriminazione, ma anche nuove opportunità per rendere il processo di comunicazione un’efficace scambio orizzontale tra popoli e nazioni.

“IPS ha sempre privilegiato la visione della società civile rispetto a quella delle grandi personalità e potenze, ma ora più che mai il modo in cui vediamo (e leggiamo) il mondo è orizzontale”, scrive Mario Lubetkin, Direttore Generale di IPS dal 2002. “Non consideriamo la comunicazione e l’informazione una semplice relazione tra il mittente e il destinatario del messaggio, bensì una comunicazione interattiva, che oggi è ancora più immediata grazie a Internet”.

Secondo Lubetkin, la prossima sfida di IPS è quella di adattarsi a un mondo dell’informazione in continua evoluzione ma conservando i valori che sono alla base della sua missione, ben rappresentati nella copertina del libro, che raffigura un mondo capovolto.

Il libro è stato lanciato a Firenze a novembre, mentre le versioni online in inglese e spagnolo saranno pubblicate il prossimo anno.

Oggi IPS vanta 50 milioni di pagine Internet lette ogni mese, e i suoi articoli, pubblicati e distribuiti in 21 lingue, raggiungono più di 5mila mezzi di comunicazione in tutto il mondo.

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