Per alcuni la cenere del vulcano Eyjafjallajokull è una benedizione

REYKJAVIC, 12 luglio 2010 (IPS) – “É incredibile, l'eruzione ha avuto un ottimo effetto sulla crescita dell'erba” esclama Finnur Tryggvason, un contadino di Raudafell, proprio ai piedi del vulcano Eyjafjallajokull, le cui eruzioni, cominciate in aprile, sono continuate fino alla fine di maggio.

Le nuvole di cenere del vulcano Eyjafjallajokull Lowana Veal/IPS

Le nuvole di cenere del vulcano Eyjafjallajokull
Lowana Veal/IPS

La cenere dovrebbe tenere il suolo al caldo, favorendo la crescita dell'erba. “É come distribuire sul terreno un fertilizzante naturale a base di fosforo e potassio” dice Finnur. Ma non è proprio una “benedizione” totale.“La varietà delle specie presenti è in parte cambiata, alcune specie sono scomparse”.

Al termine delle eruzioni, lo strato di cenere che ricopriva il terreno era alto circa 6-8 cm. “Nonostante l'erba sia cresciuta, è meno fitta di prima. E la pianta di angelica è molto più diffusa” dice Tryggvason. Molta della cenere è ancora in circolazione, ma è resa meno visibile dall'erba che è cresciuta.

Molti contadini della zona hanno già raccolto il primo fieno della stagione, ma non Tryggvason. “Non credo che raccoglierò il grano quest'anno, penso sia meglio lasciare che si secchi e formi uno strato di erba secca sulla cenere. In questo modo le sostanze nutritive della cenere, grazie alla pioggia, dovrebbero penetrare nel terreno.

Olafur Eggertsson possiede una grande fattoria a Thorvaldseyri, non lontano da Raudafell. Qui coltiva vari tipi di cereali e alleva una mandria di mucche, che durante l'eruzione ha preferito tenere chiuse nella stalla. La cenere che è arrivata sulla sua fattoria era più spessa di quella che è caduta su Raudafell. “Ho arato 38 ettari di terra dopo l'eruzione e ne ho seminati 15. Il raccolto sembra buono, ma avremmo bisogno di più pioggia”.

Quando gli abbiamo chiesto perché non tiene le sue mucche all'aperto, Eggertsson ha risposto “Ultimamente il tempo non è stato buono, molto probabilmente ad estate inoltrata le farò uscire”. Il fluoruro contenuto nella cenere è velenoso per gli animali; gli scienziati dell' Università agraria islandese (AUI) stanno verificando il livello di fluoruro nei corsi d'acqua, nei campi, nei raccolti e nelle distese erbose della zona.

Uno dei ricercatori è Gudni Thorvaldsson, che per hobby fa anche il contadino: “Stiamo cercando di capire quanto ci vorrà prima che il livello di concentrazione di fluoruro nella zona diminuisca. Sembrerebbe un processo rapido, in parte grazie alla crescita della vegetazione e in parte per le piogge”.

“Quando l'erba cresce, il fluoruro si distribuisce su una superficie più ampia, di conseguenza la concentrazione diminuisce, mentre quando piove, viene spazzato via. Ma il tempo è stato stranamente secco, dopo l'eruzione.”

Thorvaldsson e i suoi colleghi stanno anche misurando la concentrazione di altre sostanze nutritive presenti nell'erba e nei raccolti. “Sebbene solo il fluoruro sia tossico per gli animali, se un'altra sostanza, come il fosforo, è presente nell'erba in quantità eccessive, può risultare anch'essa nociva”.

Gretar Hrafn Hardarson,un veterinario dell'Università, sta verificando se le mucche mangiano l'erba coperta di cenere o no. Insieme ai suoi colleghi, sta dando alle mucche del grano amalgamato a cenere, ma dice che è troppo presto per capire. “Le mucche non sembrano rifiutare il grano coperto da cenere, il problema è capire se sia dannoso.”

Non ci sono differenze di composizione chimica tra la cenere sottile e quella più spessa, secondo Niels Oskarsson dell'Istituto islandese di Scienze della Terra. “La sola differenza è nella superficie”.

Non sorprende che il vulcano abbia causato notevoli disagi ai coltivatori della zona, specialmente a quelli di Raudafell e Thorvaldseyri, i più colpiti. Quest'anno, l'Associazione Coltivatori ha deciso di inviare lì alcuni lavoratori in più per consentire ai contadini più stanchi che devono nutrire il bestiame di prendersi alcuni giorni di riposo. Le squadre di supporto ripareranno gli steccati, nutriranno e mungeranno le mucche e si occuperanno in generale delle fattorie.

Tryggvason non riceverà aiuti extra, ma uno dei contadini ausiliari ha appena cominciato a lavorare a Thorvaldseyri. “I contadini ausiliari saranno con noi per una settimana, e lavoreranno normalmente. Questo significa che mio figlio sarà libero in quel periodo” dice Eggertsson.

Sebbene il vulcano non sia più in fase di eruzione, gli scienziati considerano terminato il fenomeno solo dopo tre mesi consecutivi di completa inattività. La cenere che si è depositata durante le eruzioni invece può circolare nell'aria per anni, a seconda delle condizioni atmosferiche.

Il giorno in cui l'IPS ha visitato l'area, c'era la più alta concentrazione di cenere nell'aria dall'inizio dell'eruzione. “Penso che gli animali stiano bene, tutto sommato” ha detto Trperyggvason mentre, dalla finestra di casa sua, guardavamo insieme la cenere cadere tutto intorno”. © IPS