SVILUPPO: L’IPS rende omaggio all’alleanza contro la povertà

NAZIONI UNITE, 13 dicembre 2005 (IPS) – L’agenzia di notizie Inter Press Service (IPS) ha consegnato la scorsa settimana il suo Premio Internazionale 2005 (International Achievement Award 2005) alla Coalizione dell’Appello globale all’azione contro la povertà (GCAP, Global Call to Action Against Poverty), presso le Nazioni Unite.

Kumi Naidoo, presidente di GCAP, ha ricevuto il premio per conto dell’organizzazione.

“È importante evidenziare che l’alleanza è composta dalla base, dai sindacati, dalle organizzazioni sociali e politiche, e dai media. Ricordiamo ancora la campagna rappresentata da una fascia bianca, il cui impatto è stato amplificato con gli straordinari concerti del Live 8 in Europa l’estate scorsa”, ha detto il Direttore generale di IPS Mario Lubetkin alla cerimonia.

“È per queste ragioni che abbiamo deciso di consegnare il nostro premio annuale a GCAP, in quanto personificazione dei forti e rinnovati sforzi della società civile per capovolgere la difficile situazione globale che stiamo vivendo”.

GCAP è la più grande alleanza contro la povertà nel mondo, e i suoi membri rappresentano più di 150 milioni di persone in 74 paesi.

Gruppi religiosi, gruppi di donne e di giovani, sindacati, Organizzazioni non governative (Ong) internazionali e numerosi altri gruppi della società civile formano l’ossatura delle campagne nazionali, il cui simbolo è una semplice fascia bianca.

Unire questa diversa gamma di attori è il loro appello per un cambiamento sostanziale nelle politiche nazionali e internazionali per eliminare la povertà e raggiungere e andare oltre gli Obiettivi di sviluppo del millennio (MDG, Millennium Development Goals).

Gli otto Obiettivi comprendono: ridurre del 50 per cento fame e povertà; educazione universale di base; ridurre di due terzi la mortalità infantile, e di tre quarti quella materna; promuovere l’uguaglianza di genere; la sostenibilità ambientale; invertire la diffusione di Hiv/Aids, malaria e altre malattie, e un partenariato globale per lo sviluppo tra ricchi e poveri.

“GCAP sta abbattendo i muri della povertà. L’appello globale è basato su un’immutabile serie di principi di giustizia. Si appella al lato buono, al lato generoso, all’istinto di giustizia che è in tutti noi”, ha dichiarato alla celebrazione Kerry Kennedy, membro della commissione di IPS.

Louise Frechette, vice segretaria generale delle Nazioni Unite, ha osservato: “Questo premio non è solo ben meritato, ma è il giusto riconoscimento dell’importante ruolo della società civile nella lotta contro la povertà, le malattie e l’analfabetismo. In altre parole, assicurare che gli Obiettivi di sviluppo del millennio verranno raggiunti”.

“La società civile può avere tre funzioni. Essa ha di per sé la capacità di fornire servizi. Può migliorare la qualità dei programmi. A livello nazionale, può fare pressioni per politiche migliori. La terza funzione è riconoscere che molti di questi punti non possono essere risolti a livello nazionale dal governo nazionale, e quindi essere in grado di battersi a livello globale”, ha detto Naidoo all’IPS.

“Le Nazioni Unite (Onu) possono avere un ruolo, ma sono solo i paesi dominanti nel mondo che prendono le decisioni, e questo è un problema”.

Quest’anno, più di 30 milioni di persone in tutto il mondo hanno alzato la voce e hanno chiesto azione ai leader mondiali, con i “White Band Days” (i giorni della fascia bianca) di GCAP. Il primo White Band Day è stato il 1° luglio, in coincidenza con il vertice del G8 tenutosi a Gleneagles; il secondo, il 10 settembre, con il vertice mondiale dell’Onu a New York.

Il terzo e ultimo giorno del 2005 è stato il 10 dicembre, alla vigilia dell’incontro ministeriale dell’Organizzazione mondiale del commercio (WTO/OMC) a Hong Kong.

“Questo premio è tanto un apprezzamento dell’eccezionale lavoro di GCAP nella lotta contro la povertà, quanto del vivo contributo di Kumi Naidoo alla ricerca di una migliore qualità di vita per le persone emarginate nella nostra società”, ha affermato Anwarul K. Chowdury, sottosegretario generale dell’Onu e portavoce chiave alla cerimonia di consegna.

“Il fatto che questa volta il premio sia stato consegnato a GCAP, un’organizzazione non governativa, mostra come importanti partenariati stanno portando avanti l’agenda per lo sviluppo”, ha proseguito. “Governi, organizzazioni intergovernative, Ong, media e settore privato hanno tutti il loro contributo da apportare nella lotta contro la povertà”.

Le comunicazioni svolgeranno un ruolo sempre più importante nella lotta contro la povertà, unendo gli sforzi e costruendo ponti per il dialogo tra i diversi attori, e creando gli strumenti che permettano alla società civile, alle istituzioni internazionali e nazionali, sia pubbliche che private, e anche al settore privato, una migliore comprensione e scambio, per trasformare il mondo in un luogo diverso”, ha aggiunto Lubetkin.

E ha continuato: “Quest’anno, GCAP ha rappresentato una parte importante di questo processo e del tipo di partnership che è necessaria secondo gli otto obiettivi di sviluppo del millennio”.

Il Premio internazionale 2005 di Inter Press Service è nato nel 1985. Tra i precedenti vincitori vi sono il direttore generale dell’Organizzazione internazionale del lavoro Juan Somavia nel 1999, e nel 2000 Nafis Sadik, direttore esecutivo del Fondo Onu per la popolazione.

L’anno scorso, il premio è stato conferito al Gruppo dei 77, in coincidenza con il 40° anniversario dalla fondazione del blocco, per il suo costante impegno alla causa delle nazioni in via di sviluppo, e per i suoi eccellenti contributi nell’avanzamento dell’agenda globale dello sviluppo.