Social media e diritti umani, il ruolo cruciale dei dissidenti digitali

Firenze, 22 maggio 2012 (IPS) – Nell’ex carcere delle Murate a Firenze, il Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights apre le porte agli attivisti digitali, lancia il progetto “Smart Dissidents” e premia il miglior blogger del 2011


Che cos’è un ‘dissidente digitale’, o ‘smart dissident’? Può l’attivismo online innescare una rivoluzione? Si può usare la tecnologia per proteggere i diritti umani? Il 18 e 19 giugno 2012 si terrà a Firenze presso l'ex carcere de ‘Le Murate’, il Corso di specializzazione su “Human Rights and Social Media: Can Smart Dissidents Create Change?”, promosso dal Robert F. Kennedy (RFK) Center for Justice and Human Rights, in collaborazione con il Comune di Firenze e l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia.

Il corso è rivolto a esperti di diritto internazionale e diritti umani e di comunicazione, nonché a professionisti, giornalisti, docenti, dottorandi e studenti di corsi post-universitari. Nei due giorni di attività si svolgeranno due tavole rotonde e due workshop tenuti dai maggiori esperti della New York University, della SOAS University di Londra e del European University Institute. Saranno presenti professionisti del settore giornalistico provenienti dal Master in Giornalismo della City University di Londra e dal Frontline Journalism Club, dal Sole 24 ore, da SKY TG 24 e da IPS – Inter Press Service. Parteciperanno anche blogger ed attivisti simbolo della primavera araba, come l’egiziana Dalia Ziada o il tunisino Kerim Bouzouita, oltre ad alcuni tra i più riconosciuti network di informazione e coordinamento della blogosfera internazionale (Bernardo Parrella di Global Voices Online, Ayman Abdel Nour di all4syria.org, Riadh Guerfali di Nawaat.org) ed i rappresentanti di Ushahidi, il sistema di crowdmapping open source sviluppato in Kenya e già utilizzato da attivisti in decine di paesi in tutto il mondo.

Proprio all’interno dell’ex carcere delle Murate, a Firenze, l’RFK Center ha dato vita al proprio Centro Europeo di alta formazione ed educazione ai diritti umani.

L’RFK Training Institute vuole diventare un centro di alta formazione sui diritti umani, insieme ad un luogo di accoglienza e protezione di coloro che lottano per i diritti umani. Il corso che si svolgerà il 18-19 Giugno segna l’inizio di un percorso più ampio, destinato a portare a Firenze dissidenti e attivisti che per motivi politici non possono più vivere ed operare nei propri paesi. 



“Per il lancio del RFK Training Institute – dichiara Federico Moro, responsabile del Kennedy Center – abbiamo deciso di concentrarci su una “due giorni” molto intensa, che tratterà i temi della democratizzazione dal basso, dell’attivismo on line, dell’e-globalisation e, l’e-citizenship . 
Lo scopo? Indagare le potenzialità delle nuove forme di comunicazione, alle quali non solo crediamo, ma che difendiamo come diritto alla libertà d'espressione e di partecipazione politica dell'individuo”. 



“Prenderemo d'esempio la Primavera Araba – continua Moro – perchè è il tema più recente che ha sollevato la discussione intorno ai social media, ma anche perchè è ancora attuale. Tuttavia l'intero corso è incentrato sull’indagine della dimensione social media a livello globale, comparandola alle forme di dissidenza del passato. Per questo non ci limiteremo a soli esponenti della primavera Araba, ma anche a rappresentanti di altre realtà interessanti a livello internazionale.

Avremo Bernardo Parrella attivista digitale che ha contribuito a portare anche in Italia il progetto Global Voices, un network di blogger internazionale attivo in oltre 70 paesi. Ci sarà la giovane Dalia Ziada, attivista Egiziana riconosciuta tra le 17 blogger più coraggiose del mondo. E ci sarà anche il famoso Vaughan Smith, fondatore del ‘Frontline journalism club’ il salotto di giornalismo più famoso di Londra dedicato esclusivamente al giornalismo on line”. 


Gli speaker rappresentano: Tunisia, Egitto, Libano, Giordania, Syria, Rwanda, Sudafrica, Kenya, Africa Centrale (come regione), America, Inghilterra, Italia, Francia.

 Il premio giornalistico che verrà assegnato al miglior dissidente digitale, alla fine del corso, vede partecipanti da tutto il mondo. Sono giunte storie da o su: Russia, Azebairjan, regione Balcanica, Cina, Egitto, Rwanda, SPagna, Grecia, Ecuador, Bangladesh, Kyrgikistan, Syiria, Palestina, Iran, Afghanistan.

I posti a disposizione sono 100. I lavori si terranno in inglese. La partecipazione al corso, del costo di 250 euro, sarà subordinata alla compilazione di un modulo di iscrizione. Alla fine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione utile al riconoscimento per crediti formativi. Nel pomeriggio del 19 Giungo, alla fine del corso, si terrà una sessione aperta al pubblico in cui verranno premiati i vincitori – professionisti e studenti – del prestigioso premio Giornalistico “Robert F. Kennedy European Journalism Award”. Quest’anno grazie al progetto “Smart Dissidents” verrà lanciata per la prima volta la categoria internazionale per professionisti dei Social Media.

Per informazioni contattare Eleonora Corsini corsini@rfkcenter.org.