MICROCREDITO: Lezioni di economia e finanza

VALLADOLID, Spagna, 18 novembre 2011 (IPS) – Le popolazioni povere dovrebbero conoscere l’economia e la finanza per poter utilizzare al meglio il microcredito come strumento efficace contro la povertà, secondo alcuni esperti del settore presenti al Vertice di Valladolid.

Inés Benítez/IPS Inés Benítez/IPS

Inés Benítez/IPS
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“Perché le cose funzionino, i clienti devono essere preparati, capire che cosa esattamente viene offerto loro”, ha dichiarato a IPS Verónica López, direttrice della Fondazione AFI (Analisti Finanziari Internazionali), presente al Vertice Mondiale del Microcredito che si è concluso ieri a Valladolid, Spagna.

La micro-finanza si rivolge a famiglie povere, che hanno un basso livello di istruzione, e quindi anche scarse conoscenze su come si gestiscono i prestiti.

“(Gli utenti) devono sapere che esiste una relazione contrattuale, che il prestito è una somma che deve essere restituita, alla quale si sommano gli interessi maturati, e come funzionano i tassi d’interesse”, ha spiegato López. Devono anche sapere che hanno dei diritti e come possono esercitarli, ha aggiunto.

L’ultimo rapporto del Programma per la valutazione internazionale dell’alunno (PISA, dalla sigla inglese) dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), ha riscontrato una conoscenza piuttosto scarsa dei temi finanziari tra i giovani di tutto il mondo.

La mancanza di informazione sul funzionamento della finanza si acuisce nelle persone che vivono nelle regioni più povere del pianeta.

Il PISA, che ogni tre anni realizza la valutazione sugli alunni a livello internazionale di maggiore impatto sul livello di istruzione in diversi paesi, conclude che le materie dei programmi di studio dovrebbero includere nozioni di base di economia, e considera la formazione sui temi finanziari un valore fondamentale per la società.

Gli esperti che hanno preso parte al vertice, iniziato lunedì 14 con la partecipazione di circa 2mila delegati provenienti da oltre 100 paesi, concordano nell’affermare che l’istruzione finanziaria è uno dei pilastri per l’integrazione e, per questo, deve coinvolgere diversi attori del settore pubblico e privato.

“È obbligo degli stati preparare i cittadini affinché possano mantenere una giusta relazione con le istituzioni del microcredito”, ha detto López, che sottolinea anche l’importanza e la necessità di una supervisione su questi enti, per garantire che non vengano commessi abusi, così come di incentivare l’istruzione finanziaria.

Zobeida Moya, direttrice della Fundación Mujer, con sede in Costa Rica, ha spiegato a IPS che la sua organizzazione si occupa della formazione delle donne beneficiarie del microcredito sui temi dell’organizzazione imprenditoriale, della leadership, della gestione degli organi direttivi, amministrazione e archiviazione.

La formazione sui temi della finanza deve essere integrata con la motivazione e con l’educazione sulla salute, “perché una donna deve essere sana per essere produttiva”, ha sottolineato.

“La formazione finanziaria è anche una strategia importante contro il sovraindebitamento”, ha affermato Fabiola Céspedes, coordinatrice della sezione boliviana del Foro Latinoamericano y del Caribe de Finanzas Rurales (Forolacfr), rivolgendosi ai delegati presenti al vertice.

Da parte sua, Rocío Urizar, coordinatrice del programma di formazione della Fondazione di Consulenza Finanziaria a Istituzioni e Servizio Sociale (Fafidess), ha raccontato a IPS che, come valore aggiunto al microcredito, da 20 anni questa organizzazione non governativa (Ong) del Guatemala si occupa della formazione alle donne indigene nel campo imprenditoriale, tecnico e dei servizi.

La Fafidess offre formazione al 25 per cento delle 17mila donne rurali beneficiarie di microcrediti nell’ovest del Guatemala. Un lavoro che deve essere svolto con una metodologia particolare, per raggiungere persone che non sanno né leggere né scrivere, e utilizzando mediatori bilingue per un universo di ben 22 lingue maya.

“In America Latina, i programmi rivolti alla più alta percentuale di donne sono quelli che utilizzano le banche comunali, gruppi che si sostengono in modo solidale, favorendo la formazione del capitale sociale”, ha spiegato a IPS la consulente internazionale Sara Pait Volstein, che opera in Perù.

L’opportunità di lavorare con le donne in gruppo è possibile attraverso il “microcredito plus” o approccio integrale alla microfinanza, che include studi finanziari oltre ad una formazione in gestione di impresa o sulla salute e l’alimentazione della famiglia. Pait Volstein ha suggerito che non sono solo gli utenti finali a dover ricevere una formazione, “ma anche le istituzioni del microcredito devono essere preparate e sensibilizzate per realizzare interventi in linea con questo tipo di prestito”.

La direttrice di Freedom from Hunger in Messico, María Matilde Olazábal, distingue tra alfabetizzazione finanziaria, che consiste nell’avere le conoscenze, le abilità e le attitudini necessarie per gestire l’attività economica, e la capacità in questo campo, che vuol dire poter sfruttare l’opportunità di applicare le conoscenze acquisite.

Freedom from Hunger, una Ong che fornisce assistenza alle persone che soffrono di fame cronica, offre formazione alle istituzioni della microfinanza affinché a loro volta possano istruire la popolazione, utilizzando la propria piattaforma per offrire questi servizi.

Olazábal è convinta che, affinché l’istruzione finanziaria sia efficace per i più poveri, deve essere basata sul dialogo e sulla promozione di idee. Per questo, bisogna esortare gli utenti del microcredito a riflettere sulla propria vita e sulle nuove pratiche che possono essere adottate per realizzare il cambiamento, ha affermato.

“L’informazione da sola non serve a chi non ha accesso ai servizi”, ha segnalato la donna, che ritiene “determinante” nell’istruzione finanziaria individuare “il momento opportuno per l’apprendimento”, che può variare a seconda del pubblico obiettivo.

L’esperta messicana ha anche avvertito che la microfinanza, la cui metodologia originaria è di tipo collettivo, “sta iniziando a disperdersi”, a causa dell’introduzione dei nuovi prodotti personalizzati, come il mobile banking. E questo, ha detto, non favorisce l’istruzione finanziaria.© IPS