UGANDA: Nuovi fornelli per risparmiare combustibile e salvare le foreste

KAMPALA, 23 maggio 2011 (IPS) – La finanza del carbone sta rifornendo di nuovi e più efficienti fornelli a carbone centinaia di migliaia di famiglie in Uganda – permettendo di ridurre l'uso del carbone, di proteggere le foreste, e di risparmiare sul bilancio familiare.

Mama Namu e il suo nuovo fornello a carbone. Wambi Michael/IPS

Mama Namu e il suo nuovo fornello a carbone.
Wambi Michael/IPS

Un profumino di stufato si diffonde per le strade congestionate di Nkere, alla periferia di Kampala. Proviene dalla cucina di Susan Nanpiima, che ha appena acquistato uno di questi nuovi fornelli.

“Non sono paragonabili a quelli che usavo prima. Uso così poco carbone adesso”, dice Nanpiima, seduta nella veranda del suo monolocale. “Consumavo più di un sacco di carbone al mese [60 chilogrammi], ma il sacco che ho comprato questo mese è ancora mezzo vuoto “.

Il nuovo fornello di Nanpiima, molto più efficiente, è prodotto in una fabbrica che si trova nella zona più popolata della città: la Ugastove – Uganda Stova Manufacturers Ltd. Dall’impresa affermano di aver già raggiunto più di 300mila famiglie nelle principali città del paese, e prevedono di incrementare la produzione di 20mila fornelli in un anno.

I fornelli hanno uno spesso rivestimento di argilla che trattiene il fuoco del carbone bruciato e permette una migliore cottura del cibo. Secondo l'amministratore delegato di Ugastove, Mohamed Kawere, i fornelli usano solo la metà del combustibile dei fornelli tradizionali, permettendo ad ogni famiglia di risparmiare l'equivalente di 80 dollari l'anno.

Più del 98 per cento degli ugandesi contano sul carbone o sulla legna da ardere come fonte di energia. Le foreste del paese hanno pagato un prezzo enorme per la produzione di una quantità così massiccia di carbone. Secondo l'Autorità nazionale per l’ambiente dell'Uganda, il Paese ha perso due terzi delle sue foreste negli ultimi 20 anni e le perderà completamente entro il 2050, alla velocità attuale di distruzione. Gli alberi vengono tagliati e poi bruciati in forni inefficienti, rilasciando grandi quantità di metano, un gas serra che si è dimostrato 20 volte più dannoso del biossido di carbonio in termini di riscaldamento globale.

Fornelli più efficienti potrebbero ridurre il consumo di carbone, risparmiando decine di migliaia di ettari di alberi.

“Non stiamo dicendo che fermeremo completamente la deforestazione”, dice Kawere, “ma dobbiamo dare alle persone una tecnologia che permetterà di ridurre l'abbattimento di alberi per il carbone”.

Ma la vendita di fornelli è stata una grande sfida: nonostante i risparmi sul carburante, molte famiglie povere hanno difficoltà a reperire 26 dollari per una Ugastove. I fornelli metallici più comunemente usati in Uganda costano solo due dollari, anche se una Ugastove dura più a lungo – fino a tre anni.

L’impresa si è detta entusiasta di poter utilizzare la “carbon finance” – crediti per la riduzione delle emissioni grazie ai fornelli più efficienti – per far scendere il prezzo.

“Abbiamo testato i fornelli ottenendo il 50-60 per cento di riduzione sull’uso di carbone, e abbiamo pensato che poteva essere un ottimo progetto per la compensazione del carbonio, ma le nostre richieste non sono state accettate”.

I principali finanziatori hanno insistito su procedure e standard rigorosi, che rischiano di non essere soddisfatti. “L’idea era aumentare la produzione della nostra fabbrica di circa 20mila fornelli l'anno e poi cedere in esclusiva la produzione ad altri imprenditori, ma non avevamo denaro sufficiente”.

Abbiamo trovato una soluzione rivolgendoci alla Impact Carbon, un’organizzazione americana non-profit specializzata nel quantificare la riduzione delle emissioni e sviluppare modelli di business per i progetti, esattamente come Ugastove.

La Impact Carbon ha preso accordi con il Centro per la Gestione Integrata di Ricerca e Sviluppo Comunitario con base in Uganda (CIRCODU), per condurre controlli a campione, mensili e trimestrali, sulle vendite, le produzioni e i registri di inventario della Ugastoves. Realizza inoltre indagini trimestrali presso le famiglie che utilizzano Ugastove per determinare l'efficienza dei fornelli in cucina.

I nuovi fornelli hanno ottenuto il riconoscimento della Gold Standard Foundation, un’organizzazione non-profit svizzera che gestisce un sistema di certificazione per i crediti di carbonio, rilasciando una certificazione accreditata che garantisce i benefici ambientali e locali della comunità.

La Ugastove ha potuto vendere crediti di carbonio alla JP Morgan Climate Care, che a sua volta li rivende per i programmi di compensazione, ad esempio alla casa automobilistica Land Rover.

L'obiettivo del progetto di compensazione è risparmiare circa 21mila tonnellate di anidride carbonica l'anno – ossia l' equivalente della quantità prodotta da 10mila Land Rover con motore diesel in un anno. Secondo Kawere, il risparmio di due famiglie che utilizzano questi nuovi fornelli in Uganda compensa le emissioni generate da una Land Rover, laddove ogni Ugastove risparmia l'equivalente di una tonnellata di emissioni di CO2 rispetto ad un tradizionale fornello a carbone.

La Ugastove riceve nove dollari per ogni tonnellata di CO2 compensata da una delle loro unità. La carbon finance ha permesso di costruire un nuovo stabilimento e uno showroom, oltre a un nuovo forno elettrico per i rivestimenti d'argilla, consentendo all'azienda di aumentare la produzione da 50 a 300 fornelli al giorno. La maggiore efficienza ha anche ridotto i costi, e adesso un fornello piccolo vale l'equivalente di otto dollari, tredici un modello più grande.

A pochi metri dalla fabbrica recentemente ampliata a Nkere, i residenti sono soliti comprare il pane da Mama Namu. Nella sua piccola impresa, la donna utilizza un nuovo fornello da oltre cinque anni. Era costoso, ha detto, ma valeva la pena fare quell'investimento iniziale.

“Dura molto di più dei fornelli tradizionali, ancora utilizzati in molte case. Ho risparmiato moltissimo”, ha osservato.

Il risparmio di Namu Mama va ben oltre i costi del combustibile: con il carbone e altre biomasse che forniscono energia domestica a milioni di famiglie in tutta l'Africa, i fornelli più efficienti stanno anche salvando le foreste di tutto il continente. © IPS