Per risparmiare energia, Antigua si rivolge ai suoi abitanti

ST. JOHN'S, Antigua, mag 2013 (IPS) – Ad Antigua, dove la siccità è una piaga e l’acqua e l’energia sono i beni più preziosi, una nuova iniziativa incoraggia gli abitanti dell’isola a risparmiare sulle due risorse.

Desmond Brown/IPS Desmond Brown/IPS

Desmond Brown/IPS
Desmond Brown/IPS

La campagna di sensibilizzazione Green Antigua promossa dall’agenzia statale Apua (Antigua Public Utilities Authority) ha attirato l’attenzione di Brian Cooper, uno scienziato britannico che vive sull’isola dal 1986.

“Sono molto contento che il governo stia affrontando più seriamente la questione”, dice Cooper all’IPS riferendosi all'“iniziativa molto concreta” dell’Apua, che permette alla popolazione di produrre autonomamente l’energia di cui ha bisogno, riducendo così la dipendenza dall’impresa.

“Non credo che la produzione di energia al momento sia tale da poterla rivendere alla compagnia, ma è pur sempre un inizio”, afferma Cooper. I cittadini di Antigua sono spesso vittime di blackout, e lo scienziato suggerisce che basterebbero poche semplici accortezze per risparmiare energia.

Prima di tutto, verificare quali elettrodomestici consumano più energia, e ridurre il più possibile il loro utilizzo.

“Frigoriferi, caldaie e climatizzatori assorbono moltissima energia” fa notare. “Se serve acqua calda per la doccia bisogna installare dei pannelli solari, per ridurre il consumo di energia”.

Cooper ammette che installare i pannelli solari è costoso e che “ci vogliono alcuni anni prima di iniziare ad ammortizzare le spese”.

Per quanto riguarda il risparmio dell’acqua, attraverso l’iniziativa l’Apua incoraggia i residenti a ridurre il consumo di acqua e lo spreco in cucina, in bagno e all’esterno.

Individuare e riparare le perdite dei rubinetti o nei servizi igienici, non usare l’acqua corrente per scongelare alimenti surgelati, istallare wc a basso consumo che utilizzano meno della metà dell’acqua dei vecchi modelli, fare docce veloci, sono tutte misure che possono essere adottate per risparmiare l’acqua.

Un altro suggerimento è non gettare mai l’acqua nello scarico quando può essere riutilizzata altrove, ad esempio per innaffiare le piante o il giardino o per pulire la casa.

L’Apua vorrebbe inoltre che i cittadini adottassero alcune buone abitudini per risparmiare energia, come stirare una sola volta alla settimana, usare lampadine a basso consumo o a LED e non tenere troppo in carica il cellulare.

Creare un futuro sostenibile

Il prezzo del greggio dal 2012 è rimasto costante, intorno ai 100 dollari a barile, secondo le ultime informazioni rese pubbliche dall’Agenzia internazionale dell’energia (AIE).

“I dati non potrebbero essere più chiari”, spiega all’IPS Badwin Spencer, primo ministro di Antigua e Barbuda, aggiungendo che il suo incarico è di guidare Antigua nel suo sforzo verso il raggiungimento di un futuro energetico più sostenibile.

Ogni giorno ci arrivano notizie sull’ impatto negativo dei combustibili fossili sul clima e sull’ambiente del pianeta”, dice, sottolineando come i paesi piccoli siano i più vulnerabili a questi effetti.

Nonostante il contributo dell’isola al cambiamento climatico globale sia insignificante, aggiunge, “abbiamo almeno dei principi con cui procedere”.

Il consumo energetico dello stato, sottolinea, è molto elevato a causa dello standard di vita relativamente alto dei suoi abitanti. Ma consumi così elevati possono diventare per Antigua e Barbuda “una buona occasione per ridurre la domanda energetica, attraverso una migliore gestione dell’energia” e senza danneggiare la crescita e lo sviluppo del paese.

Secondo Spencer è infatti arrivato il momento di adattare le politiche, i provvedimenti e i modelli di consumo energetico, in modo da aumentare la competitività e l’efficienza nello sviluppo socioeconomico.

Nel 2001, il governo di Antigua e Barbuda ha promosso una nuova politica energetica nazionale che apre un ampio spazio d’azione sui temi legati all’energia.

Tra le priorità identificate, ridurre i costi energetici, diversificare le fonti energetiche, migliorare l’affidabilità delle reti elettriche e stimolare nuove opportunità economiche. Spencer sostiene inoltre che il governo aveva già approvato una “esauriente lista di componenti necessari all’istallazione di diverse tecnologie per le energie rinnovabili, in particolare eolica e solare”.

Verso l’uso pubblico

Il governo dell’isola ha anche istallato un impianto fotovoltaico da 6 kilowatt sullo storico belevedere dello Shirley Heights Lookout vicino al parco nazionale di Nelsons Dockyard, con il contributo del governo Usa, dell’Organizzazione degli Stati americani, dell’Ue e del governo tedesco.

Valerie Hodge, direttore generale dello Shirley Heights Lookout, ha sottolineato il vantaggio che il progetto rappresenta per l’area turistica, che prima non era connessa alla rete elettrica dell’Apua e quindi totaltamente dipendente da costosi generatori per il fabbisogno elettrico.

“I risultati ottenuti finora hanno superato le aspettative”, osserva Spencer. Oltre alla significativa riduzione nell’uso del generatore, il progetto ha ridotto l’inquinamento ambientale e le emissioni di gas serra incrementando la produzione.

“L’impianto solare serve anche a dimostrare che è possibile installare queste tecnologie anche in siti storici” ha aggiunto Spencer.

Come ha spiegato il primo ministro, il governo ha individuato diverse altri luoghi significativi, tra cui l’aeroporto internazionale V.C. Bird e il complesso degli uffici governativi, dove poter installare tecnologie ad energia rinnovabile.