Alleanza delle Civiltà, una necessità e una sfida

VIENNA, mar, 2013 (IPS) – Il quinto forum globale dell’Alleanza delle Civiltà delle Nazioni Unite (UNAOC), fondato con lo scopo di promuovere la comprensione e il dialogo interculturale per avvicinare i popoli, si è da poco concluso a Vienna, dove i leader mondiali hanno riconfermato la loro adesione agli ideali dell’Alleanza, impegnandosi a costruire su fondamenta già poste per espandere la propria azione.

Ma nei dibattiti sono anche state evidenziate le sfide e le minacce al multiculturalismo e alla diversità in un mondo con livelli crescenti di intolleranza ed estremismo, e la necessità che l’Alleanza, insieme a governi, media, società civile e grandi imprese, lavori per superare queste sfide.

Il nuovo Alto Rappresentante della UNAOC, Nassir Abdulaziz Al-Nasser, ha parlato con l’IPS dell’Alleanza e degli obiettivi fissati durante il suo mandato, che durerà cinque anni.

D: Nell’incontro di apertura ha parlato dei principali traguardi che si è posto alla guida dell’Alleanza. Crede che si riusciranno ad attuare cambiamenti reali, significativi e concreti?

R: Il ruolo che ho assunto è molto impegnativo, e nonostante io abbia già ricoperto diversi incarichi di responsabilità in passato, questo è di fondamentale importanza. Il mio predecessore, il Presidente Jorge Sampaio, ha svolto un lavoro eccellente. Adesso vorrei dare un ulteriore impulso alle iniziative dell’Alleanza, e ho già delle buone idee. In fondo si tratta di convincere gli stati, la società civile, il mondo accademico, il settore privato e le organizzazioni internazionali ad attuare collettivamente quanto concordato sia qui a Vienna che nei precedenti incontri.

D: Molti grandi media non hanno neanche parlato del forum. Significa che ignorano gli ideali dell’Alleanza? E in questo caso, l’Alleanza dovrà trovare altri modi per trasmettere il proprio messaggio?

R: I media sono molto importanti per l’Alleanza, sono tra i nostri punti chiave. Ma alcuni paesi si sono occupati dei temi trattati nell’incontro. Io vengo dal Qatar, e lì i giornali hanno seguito attentamente il forum. Da tutti i discorsi tenuti in occasione del vertice, dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, dal Presidente austriaco Heinz Fischer, da me e da altri alti rappresentanti degli stati, è emerso che il ruolo dell’Alleanza è in crescita, non in calo.

D: L’incontro si è incentrato molto sul ruolo dell’istruzione nell’affrontare i pregiudizi, in particolare nelle scuole. L’Alleanza pensa di collaborare con i governi nazionali sulle programmazioni scolastiche, per cominciare ad introdurre i suoi principi sin dai primi anni di educazione?

R: L’Alleanza lavorerà molto da vicino con l’UNESCO. Ci sono molte iniziative a livello mondiale in questo senso, come quella lanciata lo scorso settembre dal Segretario Generale dell’Onu: tra le altre “Education First” (l’istruzione prima di tutto). L’educazione è uno dei pilastri dell’azione dell’Alleanza, e lavoreremo intensamente con tutte le agenzie dell’Onu a livello nazionale, regionale e sub-regionale.

D: Tra i punti chiave dell’incontro, l’intolleranza e l’estremismo religioso, e il fatto che vengano normalmente associati ai musulmani, mentre si tratta di atteggiamenti fortemente diffusi tra i cristiani e gli altri gruppi religiosi. Questo ha contribuito ad alimentare la percezione negativa nei confronti dei musulmani. Crede che l’Alleanza possa avere un ruolo nel correggere questi pregiudizi?

R: L’Alleanza è al servizio della comunità internazionale, non di un solo paese o di una sola religione, e crede nell’idea di “una umanità, diverse culture”. Farò del mio meglio per promuovere il dialogo e la pace tra le culture, oltre che l’impegno con la società civile, dato che molte di queste organizzazioni sono di stampo religioso, e dobbiamo ascotarle per capire come creare pace tra le culture e unire i popoli attraverso il dialogo. Dobbiamo creare armonia invece di divisione, e ridurre intolleranza e odio. Il mio compito sarà arduo e farò del mio meglio per mettere in atto quanto già concordato in questo incontro e nei precedenti.