Ecobrevi dall’America Latina

RIO DE JANEIRO, 6 maggio 2011 (IPS) – Alcune organizzazioni ambientaliste brasiliane si sono arrese a un vecchio nemico, gli agrotossici, cui sono state costrette a ricorrere come rimedio estremo contro le specie invasive che minacciano la flora originaria nelle aree protette.

“Un caso frequente è la brachiaria”, utilizzata come erba da pascolo “nell’allevamento del bestiame ma che impedisce la crescita di altre specie vegetali. Non basta tagliarla, perché torna a crescere”, ha spiegato Silvia Ziller, direttrice esecutiva dell’Istituto Hórus, responsabile degli studi sugli erbicidi nelle riserve di tre stati brasiliani.

“Queste misure di difesa sono un’alternativa economica, efficace e di minore impatto ambientale rispetto ai danni provocati dalla diffusione di queste specie”, ha detto a Tierramérica.

Il più recente studio sperimentale è stato eseguito nel Parco nazionale de las Emas, nello stato centrale di Goiás. La misura ha diviso gli ecologisti, ma l’Istituto brasiliano dell’ambiente ha autorizzato le ricerche con gli agrotossici nei boschi nativi.

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MESSICO

Serve una gestione sostenibile delle foreste contro gli incendi

CITTÀ DEL MESSICO

Il Messico deve promuovere lo sfruttamento sostenibile delle foreste per evitare i gravi incendi boschivi, raccomanda un’organizzazione non governativa locale.

“Gli incendi avvengono per le carenze nella gestione delle foreste, che portano ad un accumulo di biomassa, una materia prima per il fuoco”, ha detto l’esperto Iván Zúñiga, del Consiglio Civile Messicano per la Silvicultura Sostenibile.

Dallo scorso marzo, una serie di incendi ha devastato diverse foreste messicane. Il più grave, nello stato settentrionale di Coahuila, ha bruciato almeno 249mila ettari di foresta, secondo il ministero dell’ambiente e delle risorse naturali. Si tratta dell’incendio boschivo più esteso nella storia del paese, dopo altri due simili avvenuti il primo nello stato sudorientale di Quintana Roo, nel 1956, che rase al suolo 220mila ettari di vegetazione, e il secondo nel 1998 nello stato meridionale di Oaxaca, che distrusse 200mila ettari.

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HONDURAS

L’Europa in aiuto del settore forestale

TEGUCIGALPA

L’Unione europea ha donato all’Honduras circa 31 milioni di dollari per rafforzare le istituzioni responsabili della conservazione e della gestione delle foreste, che quest’anno hanno dovuto far fronte ad un aumento degli incendi.

Si tenta di rinforzare l’ambito legale per la conservazione delle risorse naturali e in particolare la commercializzazione del legname, oltre a un uso sostenibile dei boschi, ha detto María Antonieta Guillén, del Banco Centroamericano de Integración Económica, attraverso cui vengono canalizzati i fondi.

Guillén ha dichiarato che “questo aiuto europeo rappresenta un respiro di sollievo per il paese, che quest’anno ha subito un’ondata di incendi senza precedenti” responsabili della distruzione di “oltre 54mila ettari di foreste”.

Una delle azioni immediate sarà rafforzare le attività dell’Istituto di Conservazione forestale, che finora non è riuscita a controllare gli oltre 4mila incendi registrati dall’inizio del 2011.@ IPS