Un centro dell’informazione orientata alla governance globale

BERLINO/ROMA, ago, 2014 (IPS) – L’agenzia di stampa Inter Press Service ha affrontato duri attacchi politici e tempeste finanziarie sin dal 1964, quando Roberto Savio e Pablo Piacentini hanno gettato le fondamenta di questa impresa dell’informazione e della comunicazione straordinaria e unica nel suo genere.

L’informazione dell’agenzia IPS sulle Nazioni Unite e la loro agenda sociale ed economica è particolarmente riconosciuta e considerata nel panorama dei mezzi di comunicazione globali. cc by 2.0

L’informazione dell’agenzia IPS sulle Nazioni Unite e la loro agenda sociale ed economica è particolarmente riconosciuta e considerata nel panorama dei mezzi di comunicazione globali.
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Cinquant’anni dopo, l’IPS continua ad offrire analisi e approfondimenti di giornalisti da ogni parte del mondo – in particolare dai paesi del Sud – che si distinguono dall’informazione fornita dai mass media: le notizie trascurate o completamente ignorate dal mainstream sono al centro della scelta editoriale di IPS. Articoli d’opinione scritti da esperti di think tank e organismi indipendenti ampliano lo spettro e la qualità offerta dall’IPS.

Con la rapida trasformazione dell’ambiente della comunicazione grazie ai social media, l’IPS è decisa a consolidare la propria nicchia di utenti e il proprio taglio giornalistico peculiare per adattarsi ai cambiamenti in atto, pur mantenendosi fedele alla vocazione originaria: uno sforzo congiunto per correggere lo squilibrio sistematico nel flusso dell’informazione tra il Sud e il Nord, per dare voce al Sud e promuovere la comprensione e la comunicazione Sud-Sud. In sostanza, niente altro che ribaltare il mondo.

Il cinquantesimo anniversario dell’IPS coincide con la decisione di rafforzare le attività dell’agenzia dalla sede delle Nazioni Unite non solo di New York ma anche di Vienna – creando un ponte tra le due sedi Onu – oltre che di Ginevra e Nairobi, l’unico paese in Africa ad ospitare una importante agenzia dell’Onu, il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP).

I cinquant’anni di IPS sono anche associati ad una nuova fase nella vita dell’agenzia, segnata non solo dalle sfide rappresentate dai rapidi progressi delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione ma anche dalla globalizzazione e dalla crisi finanziaria globale.

Una crisi che sta creando profonde disuguaglianze sociali e grandi squilibri nelle relazioni internazionali. Sviluppi che sono diventati priorità tematiche per l’IPS.

Le conseguenze del “turbo-capitalismo”, che ha permesso al capitale finanziario di prevalere su ogni aspetto della vita sociale e individuale, oltre a privare dei diritti civili un vasto numero di persone nei paesi del cosiddetto Sud globale, sono un fulcro importante dell’attività di IPS.

L’IPS ha un’esperienza consolidata nell’occuparsi delle questioni che colpiscono milioni di esseri umani emarginati – dando voce a chi non ce l’ha – nonché del profondo processo di transizione in atto nella maggior parte dei paesi del Sud e in alcune nazioni del Nord.

Questa forma di moderno capitalismo non solo ha comportato innumerevoli licenziamenti di lavoratori le cui famiglie sono sprofondate nel baratro della miseria, ma ha anche devastato l’ambiente e aggravato l’impatto del cambiamento climatico, un altro elemento che sta sconvolgendo le comunità tradizionali.

Un altro tema fondamentale caro all’IPS è la cultura della pace, e l’informazione sui pericoli insiti in ogni forma di militarismo. Il Protocollo d’Intesa siglato tra l’IPS e l’Alleanza delle Civiltà delle Nazioni Unite ( UNAOC ) è un’occasione importante per seminari e dibattiti volti a sensibilizzare i media nell’ambito dell’informazione sui conflitti interculturali.

Le armi nucleari, responsabili delle distruzioni di massa di Hiroshima e Nagasaki 69 anni fa, rappresentano una delle forme peggiori di militarismo. IPS offre notizie, analisi e articoli d’opinione sul costante impegno a livello mondiale per la messa al bando della bomba atomica. Un tema messo particolarmente in risalto e che ha suscitato reazioni positive da parte di lettori individuali, esperti e istituzioni che si occupano di abolizione del nucleare e disarmo.

Quanto alla globalizzazione, che penetra fino agli angoli più remoti del pianeta, IPS punta lo sguardo sulla necessità di educare alla cittadinanza globale e allo sviluppo sostenibile, sottolineando gli sforzi internazionali come quelli della Global Education First Initiative delle Nazioni Unite. Anche le iniziative che mirano a includere l’educazione alla cittadinanza globale nei processi legislativi intergovernativi, come gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e l’Agenda per lo sviluppo post-2015, sono temi di particolare interesse per l’IPS.

L’IPS evidenzia inoltre l’importanza del multilateralismo nel contesto di una governance globale genuina, spesso trascurata. Non stupisce che l’informazione dell’agenzia sulle Nazioni Unite e la loro agenda sociale ed economica sia particolarmente riconosciuta e considerata nel panorama dei mezzi di comunicazione globali.

Si tratta di un aspetto molto importante dal momento che l’IPS è arrivata ad un bivio nel quadro della stretta creditizia, a quanto pare una delle più dure che l’agenzia abbia mai affrontato. Ma grazie al generoso impegno degli “IPS-ici”, l’organizzazione sta dimostrando la capacità di resilienza necessaria per far fronte alla sfida e smentire coloro che la vedono ferma in un vicolo cieco.

Allo stesso tempo, IPS si distingue come canale comunicativo e informativo nel sostenere la governance globale in tutti i suoi aspetti, privilegiando le voci e le preoccupazioni delle popolazioni povere e creando un clima di comprensione, attendibilità e partecipazione intorno allo sviluppo, e promuovendo un nuovo ordine mondiale dell’informazione tra il Sud e il Nord.

L’IPS ha le risorse umane e l’infrastruttura necessarie per favorire un’architettura organizzativa che sia un centro dell’informazione orientata alla governance globale. Che si parli di cultura della pace, empowerment del cittadino, diritti umani, parità di genere, educazione e apprendimento, sviluppo o ambiente, sono tutti elementi che contribuiscono allo sviluppo sociale, che a sua volta favorisce la governance globale.

Per sostenere un pieno potenziale di strumenti informativi e comunicativi, è indispensabile un supporto finanziario adeguato. I progetti che rispondono alla missione dell’IPS – far sentire la voce dei senza voce alla comunità internazionale, dal livello locale a quello globale – sono una forma per reperire fondi.

Ma dato che i progetti da soli non garantiscono la sostenibilità di un’organizzazione, l’IPS sta esplorando nuove fonti di finanziamenti: incoraggiare il patrocinio tra i lettori individuali e le istituzioni, i governi più illuminati e gli organismi intergovernativi, così come le organizzazioni della società civile e le grandi aziende che osservano i 10 principi del Global Compact delle Nazioni Unite nel campo dei diritti umani, lavoro, ambiente e anti-corruzione, oggetto di un consenso universale.

Ramesh Jaura è Direttore Generale e coordinatore editoriale dell’IPS da aprile 2014.

* Questo è il terzo di una serie di articoli scritti in occasione del cinquantesimo anniversario dell’agenzia IPS, nata nel 1964, lo stesso anno del Gruppo dei 77 e dell’UNCTAD.

(Traduzione e editing di Francesca Buffo)

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