Più informazione sul vaccino per l’AIDS

VIENNA, 19 luglio 2010 (IPS) – Presto si saprà di più sulla ricerca del vaccino anti-AIDS. Lo promettono gli scienziati che partecipano alla diciottesima conferenza internazionale sull’AIDS a Vienna, al via da domenica.

Il dr. Alan Berstein, direttore esecutivo della Global HIV Vaccine Enterprise, ha detto ai giornalisti che la ricerca sulla sicurezza e sull’efficacia del vaccino dell’HIV è una delle più grandi sfide della scienza moderna.

“Questo è un momento cruciale per la ricerca del vaccino per l’HIV”, ha detto Bernstein nei 4 giorni di formazione per i media globali su HIV/AIDS organizzato dalla National Press Foundation con sede a Washington in collaborazione con la Conferenza AIDS 2010, che terminerà il prossimo 23 luglio.

Un piano scientifico strategico del Global HIV Vaccine Enterprise, uno sforzo collaborativo di oltre 400 ricercatori che sarà realizzato nel mese di Settembre del 2010.

Gli esperti sono ottimisti, un passo avanti nella ricerca del vaccino è possibile se si lavora insieme. Linda Gail Bekker, vicedirettore del Centro Desmond Tutu HIV, Istituto di Malattie Infettive e Medicina Molecolare in Sud Africa, afferma che è diventato essenziale raggruppare le risorse degli esperti che lavorano dislocati in tutte le parti del mondo.

Al momento i farmaci antiretrovirali rallentano la riproduzione del virus dell’HIV e possono inoltre migliorare le qualità della vita, ma non eliminano le infezioni dell’HIV. In assenza della magica cura che il mondo attende da 25 anni, prevenzione e trattamenti precoci per l’HIV sono il nodo centrale.

Sono circa 5.2 milioni coloro che ricevevano cure salva vita per l’HIV alla fine del 2009, solo un terzo di quelli che ne hanno bisogno. Per ogni persona che riceve una cura, la media dei malati sale di 2.5.

Diversi sono stati i tentativi compiuti per fermare l’HIV: l’uso del profilattico, circoncisione, promozione della monogamia e del sesso sicuro. Metodi che possono rallentare l’epidemia ma non bloccarla del tutto. Storicamente i vaccini sono stati gli strumenti più efficaci per bloccare l’espandersi di un virus, poliomelite e sifilide sono state quasi eliminate grazie all’aiuto dei vaccini.

Il virus dell’HIV è uno dei più difficili da sconfiggere e la ricerca richiede un cospicuo sostegno economico.

Gli scienziati richiedono trattamenti precoci per i pazienti con indebolimento del sistema immunitario evitando così infezioni gravi come la tubercolosi (TB), l’epidemia che assieme all’HIV ha fatto più vittime. I decessi per TB potrebbero essere ridotti del 90 opercento se le persone affette da HIV e TB cominciassero cure preventive.

Oltre che salvare la vita il trattamento precoce porta benefici come la riduzione del livello di virus nel corpo e i sieropositivi hanno minori possibilità di contagiare i loro partner.

Più di 2,7 milioni di persone vengono affette dal virus dell’HIV ogni anno, e ogni persona infetta richiede complessi e costosi trattamenti antiretrovirali.

Il budget necessario per trattamenti da HIV nel 2010 sarà attorno ai 9 miliardi di dollari, secondo UNAIDS. Di fronte alla diminuzione delle risorse la conferenza si aspetta di vedere un forte impegno congiunto di scienziati, sostenitori e governi per la ricerca di fondi.

La conferenza riesaminerà lo stato dell’epidemia e valuterà anche la complessa interazione tra diritti umani e la diffusione della pandemia tra le persone più a rischio, donne e bambini.