FINANZA: Cancellato il debito dei paesi latini

WASHINGTON, 19 marzo 2007 (IPS) – La Banca interamericana di sviluppo (IADB) ha dichiarato che cancellerà 4,4 miliardi di dollari in debiti e interessi a cinque dei paesi più poveri di America Latina e Caraibi.

”Questa decisione rappresenta l’occasione storica di un nuovo inizio per Bolivia, Guyana, Haiti, Honduras e Nicaragua”, afferma il Presidente dell’IADB, Luis Alberto Moreno.

La Banca, con sede a Washington, fa sapere che l’iniziativa intende scalare il 100 per cento dei prestiti non pagati al 31 dicembre 2004.

L’organismo dichiara che il denaro svincolato sarà reinvestito nella regione impoverita in cure sanitarie, istruzione e sviluppo delle infrastrutture.

L’accordo comprende termini che dovrebbero consentire ad altri cinque paesi a basso reddito – Ecuador, Salvador, Guatemala, Paraguay e Suriname – l’accesso a prestiti agevolati di 250 milioni di dollari l’anno.

L’IADB cancellerà circa 3,4 miliardi di dollari di rimborso dei prestiti e un miliardo di dollari di interessi futuri.

Honduras riceverà 1,4 miliardi di dollari per la cancellazione del debito dall’IADB, compresi il saldo dei prestiti e il pagamento degli interessi. La Bolivia avrà un miliardo, il Nicaragua 984 milioni, e la Guyana 467 milioni di dollari.

Il programma, precisa la Banca, è collegato all’iniziativa di cancellazione del debito per i Paesi poveri altamente indebitati (HIPC) voluta dalla Banca Mondiale e dal Fondo Monetario Internazionale, che favorisce anche altri paesi poveri nel mondo.

Gli HIPC sono stati creati da organismi di finanziamento multilaterali, come la Banca Mondiale e l’FMI, e il Club di Parigi, cartello di finanziatori bilaterali delle nazioni ricche, con un approccio globale per ridurre il debito estero dei paesi più poveri del mondo, da decenni incastrati dai prestiti stranieri.

Tra le cinque nazioni che godranno della cancellazione del debito, Haiti ha solo un accordo parziale. Oltre a ricevere 423 milioni in cancellazione del debito, l’IADB ha approvato per Haiti lo status di HIP, che riceverà così nei prossimi due anni una cancellazione ad interim di 20 milioni di dollari. Se rispetterà le riforme economiche decise dai creditori degli HIPC, Haiti potrebbe ottenere la cancellazione totale entro il 2009 o il 2010, che nel caso dell’IADB sarà per un totale di 525 milioni di dollari.

Alcuni attivisti per la cancellazione del debito hanno accusato la Banca per le scarse concessioni ad Haiti, dicendo che al paese si chiede di aspettare troppo tempo per completare il programma HIPC, malgrado la sua evidente povertà lo dovrebbe ammettere alla cancellazione immediata.

”Haiti paga attualmente 56 milioni di dollari l’anno per soddisfare debiti spietati. Un’ampia porzione viene pagata all’IADB, il creditore che reclama ad Haiti maggiori rivendicazioni”, come dichiara Tom Ricker, co-direttore del Progetto di rinascita di Haiti del Quixote Centre.

”Se per la cancellazione Haiti deve aspettare fino alla fine dell’anno fiscale 2010, si aggiungeranno ancora dai 90 ai 120 milioni di dollari solo per l’IADB – denaro che sarebbe speso molto meglio in servizi sanitari e istruzione per la popolazione haitiana”, ha aggiunto Ricker.

La Banca, principale creditore di tutti i cinque paesi, nella sua ultima dichiarazione ribadisce la speranza che la sua decisione riesca ad avvicinare maggiormente quelle nazioni agli Obiettivi di sviluppo del Millennio, che intendono dimezzare la povertà entro il 2015.

La decisione dell’IADB segue l’Iniziativa multilaterale per la riduzione del debito, lanciata l’anno scorso dal Gruppo delle otto nazioni più industrializzate, per cancellare i debiti dei paesi più poveri del mondo.

Il Dipartimento del Tesoro americano, l’organo più influente sulla maggior parte delle istituzioni finanziarie, ha dichiarato la settimana scorsa di aver lavorato a stretto contatto con l’IADB nell’ultimo anno, per sviluppare la proposta.

Secondo il Tesoro, il piano garantirebbe la riduzione del debito e sosterrebbe contemporaneamente la viabilità finanziaria dell’IADB per prestiti futuri, al fine di colmare e compensare i debiti insoluti detratti oggi.

L’istituzione con sede a Washington è stata attaccata da organizzazioni non governative e attivisti, che accusano la Banca, come altre istituzioni finanziarie internazionali controllate dalle nazioni industrializzate, di ostacolare la spesa nelle aree sociali per i paesi poveri che chiedono i prestiti.

L’accusa è che i programmi della Banca non hanno aiutato a ridurre la povertà in America Latina.

In una dichiarazione, i gruppi della società civile riuniti a Città del Guatemala per il meeting annuale dell’IADB appena iniziato, riferiscono che lo stesso Guatemala dimostra il fallimento della Banca a garantire una politica di sviluppo percorribile.

”La scelta del Guatemala come nazione ospite per il meeting annuale 2007 dell’IADB evidenzia il fallimento della banca nella riduzione della povertà, nella tutela dell’ambiente e, in breve, nell’ottenimento dei prerequisiti fondamentali di qualunque ‘politica di sviluppo’”, denuncia la dichiarazione.

Secondo i gruppi, malgrado l’erogazione di 1,5 miliardi di dollari da parte della Banca negli ultimi 10 anni, non si riscontra alcun miglioramento oggettivo negli standard di vita dei guatemaltechi.

L’IADB appartiene a quella categoria di banche finanziate dai paesi occidentali definite come istituzioni finanziarie multilaterali, che comprendono la Banca Mondiale e la Banca asiatica di sviluppo. Il loro ruolo è stato concedere prestiti ai governi dei paesi in via di sviluppo, ma contemporaneamente favorendo l’investimento privato.

L’IADB comprende 47 paesi membri, tra cui 26 paesi dell’America Latina che ricevono i prestiti e altri tra i loro creditori, come Stati Uniti, Canada, 16 finanziatori europei, Israele, Giappone e Repubblica della Corea.