AFPAK: Le scuole bombardate favoriscono analfabetismo e guerriglia

MOHMAND AGENCY, 5 gennaio 2011 (IPS) – “Adesso ho preso in affitto una casa nel vicino distretto di Dera Ismail Khan, dove le mie tre figlie vanno a scuola”, racconta Jamil Shah Wazir, del Waziristan del sud, una regione devastata dalla guerriglia. Qui, riuscire a portare le proprie figlie a scuola diventa una battaglia

Una scuola rasa al suolo da un bombardamento nel Waziristan Ashfaq Yusufzai

Una scuola rasa al suolo da un bombardamento nel Waziristan
Ashfaq Yusufzai

Shah racconta di essere rimasto profondamente sconvolto dalla piega che hanno preso gli eventi nella sua città dopo l’arrivo dei Talebani nelle Aree tribali amministrate federalmente (FATA), verso la fine del 2001, quando il loro governo a Kabul è stato cacciato dalle forze guidate dagli Usa.

“Il forte intensificarsi della guerriglia sta ostacolando gli sforzi del governo per risollevare l’educazione, nonostante i milioni di dollari spesi nell’istruzione”, spiega il funzionario Hameedullah. “Nelle FATA la situazione non mostra nessun segno di miglioramento. Il tasso di abbandono nelle scuole pubbliche primarie è di uno sconcertante 69 per cento”.

“Mia figlia e mio figlio erano bravi negli studi ma una notte i combattenti hanno fatto saltare con la dinamite entrambe le scuole”, racconta Jalal Akbar, un negoziante del Waziristan del sud. “Sono ormai tre mesi che sono fermi a casa”.

Secondo i dati ufficiali, 447 su 638 scuole nel Waziristan del sud sono state completamente o parzialmente danneggiate dalla guerriglia talebana.

Le FATA, con una popolazione di quattro milioni di persone, devono affrontare una sfida difficile per l’educazione dei giovani, per la presenza della guerriglia e le azioni militari. “Prima delle operazioni dell’esercito, la guerriglia aveva occupato le scuole per trasformare gli edifici in nascondigli”, spiega il funzionario dell’istruzione Muhammad Khursheed.

Da quando le forze della sicurezza hanno cominciato a lanciare operazioni contro la guerriglia nelle FATA, nel 2005, più di un milione di persone sono state sfollate.

Le FATA, un territorio che sfugge al controllo della legge in Pakistan, e condivide un confine permeabile con l’Afghanistan, sono direttamente controllate dal governo federale. Si tratta di sette territori tribali adiacenti alla Khyber Pakhtunkhwa, una delle quattro province del Pakistan. Dal 2004, i guerriglieri hanno dato fuoco a 673 scuole in queste aree.

Per i talebani, l’educazione femminile va contro l’Islam, e per loro è motivo d’orgoglio far saltare in aria queste istituzioni.

Nelle FATA, 322.819 giovani sono iscritti in 7.792 scuole e università. L’area conta 2.088 scuole femminili elementari, medie e superiori. Su 37 università, 13 sono femminili, con 14mila studentesse iscritte.

Il censimento scolastico annuale 2009-2010 delle FATA mostra un tasso di abbandono del 63 percento tra i ragazzi, e del 77 percento tra le ragazze. La povertà e i tabù sociali associati all’educazione femminile sono certamente un fattore significativo, ma l’educazione è stata ulteriormente scossa dalle bombe dei talebani.

“Per la ricostruzione delle scuole danneggiate servirebbero 10 milioni di dollari, una somma impossibile da reperire per il governo”, osserva Khursheed.

La situazione è simile in altre aree FATA, o agenzie, come vengono chiamate. A Khyber Pakhtunkhwa, capitale della Khyber Agency, vicina a Peshawar, in Pakistan, 282 scuole sono state rase al suolo dalle milizie, lasciando a casa 13mila studentesse e 18mila studenti. Le altre scuole hanno continue difficoltà a causa del coprifuoco prolungato.

Nella Mohmand Agency, le milizie hanno distrutto 88 scuole e una università, andando a colpire un totale di 16mila studenti. “I ragazzi sono destinati a diventare dei mostri perché stanno crescendo nella guerriglia”, dice Jamal Shah, un muratore, che ha quattro figli costretti a rimanere a casa, da quando le milizie hanno bombardato la loro scuola. “La distruzione delle scuole non si ferma”.

Azizur Rehman, preside dell’Università di Mohmand, racconta che 50 dei suoi studenti hanno dovuto trasferirsi a Peshawar per poter proseguire gli studi. “Gli altri sono troppo poveri, e i genitori non possono permettersi le spese per l’educazione per i loro figli a Peshawar o altrove”.

Almeno quattro edifici scolastici sono stati chiusi perché gli insegnanti erano stati minacciati dalla guerriglia. Nella Bajaur Agency, al confine con l’Afghanistan, sono state rase al suolo 46 scuole.

“Stiamo dicendo ai nostri genitori di trasferirsi in aree più sicure, così possiamo continuare a studiare, ma mio padre non può permetterselo”, racconta Gul Pari, in lacrime. Ha dovuto abbandonare gli studi a metà dell’anno scolastico, dopo che una mattina andando a scuola ha trovato l’edificio distrutto. Pari, 16 anni, residente nel Waziristan del nord – che gli Usa hanno definito il quartier generale internazionale dei talebani e di Al-Qaeda – dice che vorrebbe continuare a studiare, ma che non può più farlo.

Il tasso di analfabetismo nelle FATA è di circa il 17 percento; solo il 3 percento della popolazione femminile sa leggere e scrivere.

“La situazione è davvero terribile”, racconta all’IPS Rafia Begum, insegnante nel liceo femminile di Charmang. “A giugno di quest’anno, due insegnanti donne sono state uccise dalla guerriglia nella Bajaur Agency”. Entrambe erano state avvertite dalle milizie di smettere di insegnare alle ragazze, spiega Rafia Begum.

Hameedullah Khan, avvocato delle FATA, dice che il governo stava tentando di ricostruire le scuole, ma le milizie lo hanno fermato. © IPS