SVILUPPO: Lotta alla povertà, più che una corsa, una maratona

MONTEVIDEO, 8 maggio 2007 (IPS) – Combattere la povertà somiglia più a una maratona che a una corsa veloce, anche se negli ultimi due anni sono stati fatti progressi impensabili fino a qualche decennio fa. Ma molto resta ancora da fare, secondo gli attivisti di tutto il mondo riuniti nella capitale uruguayana.

Circa 150 rappresentanti di movimenti sociali e organizzazioni non governative si sono incontrati a Montevideo la settimana scorsa. Fanno parte della Global Call to Action against Poverty (GCAP), una coalizione internazionale di organizzazioni della società civile presentata nel 2005 al Forum Sociale Mondiale in Brasile.

I partecipanti stanno lavorando all'elaborazione di strategie per indurre i governi a rispettare i loro impegni sugli Obiettivi di sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite (MDG).

Le nostre richieste principali ai governi ricchi sono semplici: commercio equo; cancellazione del debito, non solo per qualche paese altamente indebitato, ma anche per gli altri paesi poveri; e chiediamo maggiori e migliori aiuti allo sviluppo, ha detto Kumi Naidoo, sudafricano, segretario generale di CIVICUS: Alleanza mondiale per la partecipazione dei cittadini.

CIVICUS è una rete di organizzazioni della società civile che opera per rafforzare l’azione e l’autorità partecipativa dei cittadini in tutto il mondo.

Erano presenti alla sessione inaugurale anche il vice presidente uruguayano Rodolfo Nin Novoa, e il responsabile indiano della Campagna del Millennio Onu, Salil Shetty.

Gli attivisti presenti al meeting hanno sottolineato il successo della GCAP, che è riuscita a mettere nell’agenda delle nazioni più potenti del pianeta questioni come responsabilità, partecipazione democratica, diritti umani, commercio equo, cancellazione del debito estero, maggiore e migliore aiuto allo sviluppo, uguaglianza, e raggiungimento degli MDG.

La maggior parte degli MDG devono essere raggiunti entro il 2015, a partire dai livelli del 1990.

Naidoo ha detto all’IPS di riconoscere gli importanti progressi compiuti all'interno del dibattito stesso sulle politiche per sradicare la povertà.

Vent’anni fa sarebbe stato impensabile anche solo parlare della cancellazione del debito, ha proseguito. Aver portato il Gruppo delle otto economie più potenti (G8) ad accettare il principio della cancellazione del debito, anche se non esattamente come vorremmo, è un risultato importante, ha aggiunto.

È troppo poco, troppo tardi, ma certamente è una svolta nella direzione giusta, ha proseguito Naidoo.

Per mantenere un senso della prospettiva, dobbiamo ricordare che abbiamo solo due anni di vita; la rete GCAP è stata presentata nel gennaio 2005. Abbiamo molti limiti, ma non dimentichiamo cosa abbiamo ottenuto, che per certi versi può considerarsi eccezionale, ha proseguito.

Secondo Naidoo, la GCAP ha contribuito al conseguimento di due risultati fondamentali: malgrado sia solo un piccolo passo, il G8 ha rinunciato al debito di 14 paesi in Africa e di quattro paesi dell’America Latina. Molte altre nazioni potrebbero godere dello stesso trattamento, ha aggiunto.

Naidoo ha inoltre sottolineato che GCAP ha costituito un’ampia e diffusa base per la lotta mondiale contro la povertà.

Secondo le analisi della GCAP, ogni giorno muoiono 30.000 bambini, uno ogni tre secondi, come conseguenza della povertà estrema. Quest’anno, circa 500.000 bambini sotto i cinque anni moriranno nel Sud Est asiatico e nel Pacifico per la stessa causa.

Più di un miliardo di persone vivono con meno di un dollaro al giorno e non hanno accesso all’acqua pulita.

Tuttavia, sono stati fatti progressi significativi, sostengono gli attivisti. L’anno scorso, l’Onu riferiva che in Asia c’erano 200 milioni di persone in meno che vivevano nella povertà estrema, o indigenza, rispetto al 1990. Secondo le previsioni dell’Onu, in Africa sarà dimezzata la percentuale di persone che vivono nella povertà.

L’accesso all’istruzione primaria supera il 90 per cento in America Latina, Caraibi, gran parte dell’Asia e nelle repubbliche della ex Unione Sovietica, accorciando di parecchio le distanze dall’obiettivo dell’istruzione primaria universale entro il 2015.

Dal 1990, la fame è diminuita in tutto il mondo, ammettono gli attivisti, ma non abbastanza perché venga dimezzata entro il 2015.

Nel frattempo, le disuguaglianze stanno crescendo, e a farne le spese sono maggiormente le donne. Questo è moralmente inaccettabile, ha denunciato Naidoo.

A Montevideo, gli attivisti hanno manifestato la necessità di un commercio più equo per incoraggiare lo sviluppo. La GCAP sostiene che una crescita di appena l’uno per cento nella quota globale di esportazioni commerciali dei paesi in via di sviluppo potrebbe salvare 128 milioni di persone dalla povertà.

Chiedono inoltre di cambiare le regole commerciali che colpiscono i paesi più poveri, usando l'esempio delle mucche europee, che ricevono ogni giorno sussidi più alti di metà della popolazione africana.

Secondo Shetty, responsabile della Campagna del Millennio, i progressi sono ancora incerti, malgrado sia già trascorsa oltre la metà del tempo previsto per il raggiungimento degli MDG.

“In un’ottica globale, penso che sia già stato fatto abbastanza per alcuni obiettivi, come l’istruzione”, ha detto Shetty all’IPS. È molto importante che alcuni paesi, come Mozambico o Ghana, Rwanda e Bangladesh, stiano andando verso il raggiungimento di molti degli obiettivi, ha aggiunto.

”Se alcuni dei paesi più poveri possono andare avanti, perché altri non possono fare di più?”, si chiede Shetty.

In Mozambico, la cancellazione del debito ha permesso al governo di investire 18,5 milioni di dollari nella sanità. Il paese dell’Africa sud-orientale ha distribuito vaccinazioni gratuite, riuscendo ad immunizzare mezzo milione di bambini da tetano, pertosse e difterite.

L’America Latina in generale sta andando bene rispetto agli MDG, ad eccezione di alcuni degli obiettivi, come quelli che riguardano povertà e fame. La questione fondamentale in questa regione è la disuguaglianza e l’esclusione sociale. Se non si raggiunge una migliore distribuzione delle risorse, la situazione non cambierà, avverte Shetty.

La GCAP ha in programma diverse attività per quest’anno, a partire dal prossimo G8 a giugno dove cerchera di incontrare i leader politici; e poi la revisione di medio termine degli MDG a luglio, e la Giornata internazionale di lotta alla povertà il 17 ottobre.

Il tema del 2007 è “Alzatevi in piedi e fatevi sentire” (“Stand Up and Speak Out”), ispirato dalla campagna del 2006, grazie alla quale 23 milioni di persone in tutto il mondo si sono alzate in piedi in segno di protesta contro la povertà, in un evento che ha segnato un record mondiale nel Guinness dei primati.